Per le famiglie con residenza in una delle zone in cui la didattica in presenza era stata sospesa e che avevano pertanto ricevuto alcuni benefici a causa dell’emergenza Covid, è stato prorogato al 28 febbraio 2021 il termine per l’inserimento del bonus baby sitter nel libretto di famiglia, che inizialmente invece doveva scadere al 31 dicembre 2020. Un posticipo, dunque, di due mesi per allinearsi alle tempistiche del nuovo bonus introdotto invece dal Decreto Ristori bis esclusivamente per le zone rosse. Vediamo insieme come funziona con precisione il bonus baby sitter e a chi spetta.
Chi può richiedere il bonus baby sitter?
Il bonus baby sitter ha un massimale di euro 1.200, somma che deve essere utilizzata per il servizio di assistenza o sorveglianza dei figli sotto i 12 anni, durante la chiusura delle scuole come stabilito dal Decreto Rilancio. In caso di figli con disabilità, ovviamente, il limite d’età viene a decadere. Il bonus baby sitter spetta ai genitori naturali, ai genitori affidatari e anche ai nonni, se conviventi.
Esso, però, non è compatibile né col bonus asilo né col congedo parentale, pertanto in presenza di una di queste citate situazioni non è possibile ottenerlo. Inoltre, anche quando uno dei due genitori ha usufruito di qualche altra misura di sostegno, quali ad esempio la Naspi, la Cigo o la Cassa Integrazione Straordinaria, o risulta essere disoccupato il bonus baby sitter non viene elargito.
Come si richiede
La domanda per il bonus baby sitter può essere inoltrata on line, direttamente sul portale dell’INPS seguendo questo percorso: “Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Domande per Prestazioni a sostegno del reddito > Bonus servizi di baby sitting”. Per compilarla, però, non dimenticare che è necessario essere in possesso del codice Spid o della carta di identità elettronica o della carta nazionale dei servizi.
In alternativa, per chi non è molto abile col computer, la richiesta può essere fatta o appoggiandosi ad un patronato oppure telefonando al contact center integrato al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure allo 06 164.164 da rete mobile (pagando secondo la tariffa della propria utenza).

La somma spettante per il bonus baby sitter, nel momento in cui la domanda dopo debita verifica è stata approvata, non prevede accrediti diretti sui conti correnti: il bonus viene versato sul Libretto Famiglia e può essere utilizzato soltanto per pagare i servizi che riguardano le prestazioni delle baby sitter o dei familiari che hanno dato supporto di sorveglianza ai bambini, mentre le scuole erano chiuse. Tutto ciò è stato chiaramente studiato per evitare che il bonus fosse richiesto senza fondamenta.
Come funziona
Una volta che l’INPS ha accolto la domanda del bonus baby sitter, il richiedente può entrare in possesso del contributo grazie al Libretto di Famiglia ed entro un massimo di 15 giorni lo potrà rigirare al proprio collaboratore o alla propria collaboratrice familiare, sia esso un parente, un nonno convivente o un familiare. Tale operazione va effettuata tramite il portale ufficiale dell’INPS.
Soltanto nel caso dei centri estivi, il beneficio sociale del bonus baby sitter è stato accreditato direttamente sui conti correnti dei cittadini (postali o bancari), sulle carte prepagate con Iban o con bonifico domiciliato presso l’ufficio postale.
Attenzione: al momento della richiesta on line del bonus baby sitter o – per chi è meno tecnologico – quando si contatta il center integrato per presentare la richiesta bisogna esplicitamente segnalare on line o comunicare all’operatore che si intende beneficiare del Bonus Covid e verificare che sia ben specificata l’attività per la quale si richiede il bonus, ossia acquisto di servizi di baby sitting. La richiesta del bonus baby sitter può essere anche effettuata appoggiandosi ad un Caf e anche in questo caso vanno seguite le medesime attenzioni.
Esiste il bonus baby sitter anche per il 2021?
Attualmente, anche se le scuole non sono ancora tornate alla loro normale attività, non sono state date indicazioni sul rinnovo dell’eventuale bonus baby sitter anche per l’anno in corso, ma è stato soltanto prorogato il termine per poter inserire le prestazioni di baby sitting già usufruite, da pagarsi col proprio libretto di famiglia. Per coloro che non conoscono questo mezzo, chiariamo che si tratta di un libretto nominativo prepagato costituito da titoli di pagamento. Esso viene utilizzato per pagare le colf, le badanti o le baby sitter e può essere ricaricato effettuando versamenti attraverso l’F24, modello Elide.
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