CheBanca è la banca del Gruppo Mediobanca specializzata nel risparmio e negli investimenti. Nasce nel 2008 con un modello di distribuzione multicanale (online, servizio clienti e filiali) a sostegno del gruppo e nel 2014 ha allargato il proprio settore di competenza alla gestione del risparmio combinando la nativa vocazione digitale con un significativo contenuto consulenziale. Attualmente rappresenta un modello unico, negli ultimi anni ha infatti contribuito ulteriormente al processo di crescita, focalizzando la sua attenzione sul consolidamento dell’area wealth management del Gruppo Mediobanca grazie al potenziamento delle strutture commerciali al servizio della clientela affluent e premier. In questa guida scopriremo le proposte di mutuo più vantaggiose offerte da CheBanca per l’acquisto della prima casa.
Le proposte di CheBanca per i mutui
CheBanca propone ai propri clienti una vasta gamma di soluzioni di finanziamento, sia a tasso fisso che a tasso variabile. Il mutuatario ha la possibilità di scegliere l’offerta che meglio si attaglia alla sua condizione economica, alla sua avversione o propensione al rischio, optando dunque per l’affidabilità di un tasso costante o per l’eventuale maggiore rischiosità di un tasso variabile (da cui può derivare anche una rendita dovuta all’oscillazione favorevole dei tassi di mercato).
Le proposte di CheBanca per l’acquisto di immobili contemplano mutui fissi, mutui variabili, anche con rata protetta, e mutui variabili con tetto massimo. Generalmente queste alternative fissano un importo minimo finanziabile di 50.000€ e la percentuale di finanziamento è fissata all’80% del valore dell’immobile.

Mutuo a tasso fisso
I destinatari di questa offerta sono persone fisiche, in particolare cittadini comunitari residenti in Italia da almeno 3 anni. L’età massima alla scadenza del mutuo è fissata all’ottantesimo anno di età. Questa offerta è fruibile da coloro che stipulino un mutuo finalizzato all’acquisto della prima abitazione e il tasso d’interesse applicato è fisso. Per quanto attiene all’importo finanziabile, esso è fissato all’80% del valore dell’immobile, laddove per valore immobiliare deve intendersi il minore tra il prezzo di acquisto dell’immobile, così come individuato dal preliminare di vendita o compromesso oppure dalla proposta di acquisto accettata dal venditore, e il valore accertato per mezzo di perizia disposta dalla banca stessa.
La somma finanziata viene erogata contestualmente alla predisposizione dell’atto notarile. Ove la parte venditrice sia soggetto fallibile, la concessione si verifica al momento del consolidamento dell’ipoteca. Mentre in caso di acquisto all’asta l’importo finanziabile potrà coprire fino al 100% del prezzo di aggiudicazione, sino a quando questo rientri nei limiti massimi LTV fissati per la prima casa. In ogni caso questo importo non può essere superiore al 100% del prezzo individuato nella perizia. Per quanto concerne la durata, si va da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30 anni. La frequenza delle rate è a cadenza mensile.
In materia di tasso d’interesse, il tasso fisso è valido per la completa durata del finanziamento e sarà determinato in sede di delibera definitiva sulla scorta del parametro di indicizzazione EURIRS (nel giorno 20 del mese precedente) con l’aggiunta dello spread (se l’indice di riferimento dovesse attestarsi su valori negativi, la banca applicherà il tasso pari allo spread che è stato previsto a livello contrattuale). È applicato uno sconto dello 0,10% sullo spread sia in caso di patrimonio totale del cliente presso CheBanca maggiore di 100.000 euro, sia per le richieste di mutuo pervenute tra il primo e il trentuno maggio 2022 e stipulate prima del 31 luglio 2022, di importo uguale o superiore a 250.000 euro. Deve inoltre essere dichiarata la classe energetica dell’immobile nella richiesta, comprovata da un attestato di Prestazione Energetica.
Per quanto riguarda le spese istruttorie, queste si attestano intorno allo 0,6% del capitale finanziato, con un minimo di 500 euro e un massimo di 2500 euro. Le spese di perizia invece ammontano a 300 euro, somma che viene trattenuta dall’importo erogato. Infine le spese periodiche prevedono una rata di 2,50 euro. L’imposta sostitutiva è pari allo 0,25% dell’importo del mutuo concesso. Inoltre è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta sostitutiva per i clienti in possesso dei requisiti individuati dall’art. 64 del DL n.73/2021. È prevista l’iscrizione di ipoteca di primo grado pari al 150% dell’importo finanziato.
Per i mutui ultraventennali la rinnovazione dell’ipoteca è a cura della banca entro la scadenza del ventesimo anno. Per quanto concerne la copertura assicurativa CheBanca richiede che il mutuatario disponga di adeguate garanzie assicurative avverso i danni all’immobile oggetto di ipoteca. In caso contrario il cliente può aderire alla polizza collettiva stipulata da CheBanca con Genertel. È poi possibile la stipula di un’assicurazione facoltativa contro il decesso.
Mutuo Rata Protetta
Per questa tipologia di mutuo valgono tutte le condizioni precedentemente enunciate in materia di mutui a tasso fisso. L’unico punto di discrasia, come è facilmente intuibile, deriva dal tipo di tasso d’interesse applicato. In genere il mutuo a rata protetta è una tipologia di finanziamento ibrida a tasso variabile che, tuttavia, consente di pagare sempre la medesima rata, dilazionando o riducendo il periodo di ammortamento a seconda dell’incremento ovvero decremento dei tassi di interesse. CheBanca prevede che la rata venga rideterminata ogni dodici mesi sulla base del tasso corrente, così come indicizzato all’Euribor più lo spread. Dunque l’aumento del tasso di interesse può comportare una crescita dell’importo della rata per i dodici mesi successivi.
Il mutuo Rata Protetta permette però di limitare i verosimili aumenti dell’importo della rata nella misura percentuale massima del 100% del tasso d’inflazione. Il rischio, in uno scenario di tassi crescenti, è il mancato ammortamento e il conseguente aumento della durata del mutuo, sono a 10 anni aggiuntivi rispetto alla durata iniziale. Alla scadenza del decimo anno, l’eventuale capitale residuo verrà restituito in cinque anni ulteriori, con un nuovo piano di ammortamento a tasso variabile, ma senza la protezione relativa ai plausibili aumenti dell’importo della rata. Contrariamente, ove i tassi decrescano, l’importo della rata resta invariato e la durata del mutuo diminuisce rispetto a quella originariamente pattuita.
Mutuo a tasso variabile
Anche per il tasso variabile valgono le medesime condizioni su esposte in tema di requisiti, durata, frequenza rateale, spese istruttorie, peritali e notarili, assicurazioni e tasse. La differenza consiste ancora una volta nel tipo di tasso di interesse applicato. In questo caso il tasso è variabile e non vi è alcuna protezione della rata che consenta di mitigare il rischio connesso alla volatilità dei tassi di interesse. Il tasso variabile è indicizzato all’Euribor 3 mesi/360 più lo spread. Verrà calcolato in sede di delibera, come valore complessivo tra quanto emerso dall’indicizzazione (Euribor, rilevato il giorno 20 del mese precedente a quello di delibera) e lo spread. In ogni caso è prevista una clausola di tasso minimo fisso (floor), coincidente con il valore dello spread, secondo cui il tasso di interesse non potrà mai risultare inferiore allo spread contrattualmente stabilito.
Mutuo a tasso variabile con cap
Si tratta di un finanziamento a tasso variabile che tuttavia prevede un tetto massimo del tasso di interesse. Quest’ultimo sarà indicizzato all’Euribor 3 mesi/360 più lo spread e verrà calcolato in sede di delibera, così come risultante dalla somma del valore indicizzato all’Euribor (rilevato il giorno 20 del mese precedente a quello di delibera) e lo spread. Non può in ogni caso essere inferiore allo spread contrattualmente previsto (2,70% per durate da 10 a 30 anni) e non potrà essere superiore al tetto massimo (CAP), il quale è fissato nel contratto al 4,40%. Oltre alla riduzione di spread pari allo 0,10% prevista per mutui che superino l’ammontare di 250.000 € richiesti tra l’1 e il 31 maggio 2022 e stipulati entro il 31 luglio dello stesso anno, è prevista la medesima riduzione ove l’immobile oggetto di finanziamento sia di classe energetica A o B, così come attestata nell’apposito certificato.
Indice dei Contenuti