Mutuo Ponte: Come Funziona e in Quali Casi Viene Concesso

Un mutuo ponte o mutuo cambio casa non è altro che una forma di finanziamento in cui l’istituto di credito fornisce finanziamenti a chi vuole acquistare una nuova casa e allo stesso tempo vuole vendere il proprio immobile. In tale modo, il processo di vendita di un’abitazione e l’acquisto di quella nuova risulta più semplice grazie all’assenza o comunque alla riduzione del periodo di transizione. Con questi presupposti, vediamo insieme nel dettaglio come funziona e in quali casi viene concesso il mutuo ponte.

Mutuo ponte: come funziona

Abbiamo detto che un mutuo ponte permette a un soggetto di richiedere un mutuo per comprare un’abitazione mentre cerca di vendere quella di cui è già proprietario. Il vantaggio primario di questa forma di finanziamento consiste nella riduzione del periodo di transizione, che conduce direttamente alla possibilità di non perdere nessuna occasione.

Tale forma di finanziamento infatti, può essere utilizzata per acquistare una nuova casa perché capace di fornire la liquidità necessaria, anche prima del momento in cui si sarà venduta la propria casa. Chiaramente il futuro mutuatario dovrà essere in grado di dimostrare di avere effettivamente l’intenzione di vendere quest’ultima. Ma quali sono i requisiti per poter ottenere un prestito di questo tipo?

Tra i documenti principali che andranno presentati all’istituto troviamo l’atto di acquisto della nuova casa in cui si andrà a vivere e la dichiarazione di messa in vendita dell’immobile di cui si detiene la proprietà. L’importo massimo che solitamente un istituto di credito è disposto ad emettere tramite questo tipo di prestito non è superiore al 60% del valore dell’immobile che il richiedente intende vendere. Il piano di ammortamento per il rimborso invece, è di massimo 2 anni. Grazie a questo fattore, il mutuo cambia casa rientra nella classificazione dei prestiti a breve termine.

mutuo ponte
Mutuo ponte

I vantaggi e gli svantaggi del mutuo ponte

Il vantaggio primario del mutuo ponte, come spiegato in precedenza, consiste nel fatto che il futuro mutuatario non corre il rischio di lasciarsi sfuggire l’occasione di acquistare l’immobile desiderato perché ancora non ha venduto quello di cui è proprietario. In aggiunta vi è anche il fatto che i richiedenti potranno godere delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima abitazione.

Questo sarà possibile chiaramente a patto siano in grado di dimostrare la volontà di vendere l’abitazione di cui sono proprietari, e quindi quella di abitare la casa acquistata. Un altro vantaggio di cui possono godere i richiedenti un mutuo ponte riguarda il rimborso del prestito. Le rate previste dal piano di ammortamento infatti, comprendono solamente la componente interessi.

Questo perché il rimborso del capitale potrà avvenire nel momento in cui la vendita della propria abitazione si sarà conclusa. Al momento questa forma di finanziamento però, è poco offerta dagli istituti italiani, e sono solamente alcune banche estere a erogarli. Ma quali sono invece gli svantaggi del mutuo cambio casa? In primo luogo, il livello del tasso di interesse applicabile è superiore al livello del tasso di interesse dei normali mutui.

Oltre a questo, seppur a breve termine il mutuo ponte rimane sempre e comunque un mutuo, e per concederlo la banca richiede al cliente di accendere una sorta di doppia ipoteca. La prima è necessaria per l’immobile che intende acquistare e la seconda per l’immobile che invece vuole vendere. Quest’ultima sarà cancellata solamente quando il cliente avrà saldato integralmente il debito.

La conseguenza diretta di questa doppia ipoteca determina un notevole onorario notarile che rimane interamente a carico del richiedente. Ma non finisce qui, perché un altro inconveniente legato a questo tipo di prestito può nascere nel momento in cui il richiedente ha già rimborsato il prestito sull’immobile originario e non può vendere l’immobile di cui era precedentemente titolare entro i termini previsti di due anni. In questa situazione infatti, il mutuatario si ritroverà a dover restituire l’intero importo del nuovo prestito e, nel caso non l’avesse ancora estinto, anche il prestito sull’immobile di cui è già proprietario.

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