Recovery Fund: Cos’è, Come Funziona e Quando Entra in Vigore

Quando si parla del Recovery Fund nascono sempre volentieri numerose discussioni in merito, anche perché non sono affatto tante le persone che sanno di cosa si tratta, perché i Recovery Fund sono importanti e a cosa servono. La buona notizia è che comprendere di cosa si tratta non è affatto così difficile come potrebbe sembrare a prima vista. Tutt’altro. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Come puoi capire anche dal nome, Recovery Fund sta per “Fondo di Recupero”. Questo tipo di finanziamento viene emesso dall’Unione Europea con l’emissione parallela dei Recovery Bond. La definizione precisa è quella di un fondo utile per la ripresa con i comuni titoli europei utili per finanziare la completa ripresa dei Paesi che sono stati colpiti dalla crisi del coronavirus. Alla base del funzionamento di un Recovery Fund c’è addirittura un apposito piano annuncio all’incirca il 27 maggio precedente da Ursula von der Leyen per un totale di 750 miliardi euro di cui 500 miliardi saranno stanziati ai vari Stati membri e il resto verrà distribuito in prestiti.

Come funziona il Recovery Fund?

Come puoi evincere da quanto descritto prima, il Recovery Fund è semplicemente un fondo con 750 miliardi di euro destinati a tutti i Paesi membri dell’UE. Di questi 750 miliardi di euro una parte verrà data a fondo perduto, senza che i Paesi debbano restituirla. L’altra parte, invece, verrà data in prestito. In quel caso i Paesi membri saranno chiamati a restituire i soldi nei tempi e nelle modalità determinate.

Per l’Italia questo fondo è importantissimo, in quanto vi verranno stanziati più di 172 miliardi di euro in totale, di cui quasi 82 miliardi saranno forniti a fondo perduto. Tali soldi potranno essere quindi usati da noi stessi per la ripartenza delle industrie che si erano fermato in seguito alla crisi. Tra gli altri Paesi europei che riceveranno molto denaro spicca la Spagna, la Francia, la Germania, la Polonia e altri ancora.

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Recovery Fund

Ovviamente, si è giunti alla conclusione di fornire all’Italia questo finanziamento solo dopo delle lunghe e intense discussioni in merito. Non si è trattato di una decisione presa alla sprovvista. Né di un aiuto programmato per l’Italia, quanto più di un fondo di emergenza necessario per recuperare dall’enorme flessione del PIL incontro al quale sono andati tantissimi Paesi. Cosa che però non ha eliminato, né ridotto del tutto, i vari contrasti interni tra i Paesi dell’Unione Europea.

Difatti, l’Europa era stata praticamente sin da subito divisa in due differenti schieramenti, tra cui quella dei Paesi maggiormente colpiti (come appunto l’Italia e la Spagna). Proprio questo ha portato alla creazione di due “filosofi” differenti relative a tutto ciò che concerne il Recovery Fund, con la creazione di prestiti e dei finanziamenti a fondo perduto. Una soluzione ibrida che sembra essere andata più o meno bene a tutti, dopo delle notevoli e lunghe discussioni.

Quando entra in vigore?

Il fondo è già stato approvato e necessita semplicemente di essere finalmente emesso ai Paesi membri. Questi soldi saranno forniti grazie al debito garantito direttamente dall’UE e potranno arrivare a destinazione unicamente nel primo trimestre dell’anno 2021. Prima di quest’ultimo non sarà possibile usufruire del denaro. Bisogna comunque dire che i dettagli approfonditi del Recovery Fund sono già stati chiariti e le discussioni finite. Tutto questo comporta la necessità di attendere, cosa che ha nel tempo comportato vari difficoltà e problemi specialmente per l’Italia in quanto la crisi nel Bel Paese ha colpito tutti i settori e abbiamo bisogno di finanziamenti immediati.

Recovery Fund vs Eurobond

Gli Eurobond, chiamati anche Recovery Bond, vengono emessi per effettuare un’azione di condivisione del rischio tra tutti gli stati dell’Unione Europea. Questo, però, potrebbe comportare una serie di problemi con la Banca Centrale Europea, che sarebbe legittimata a comprare tutti i titoli di debito emessi dal Recovery Fund. Fondamentalmente questo potrebbe comportare alcuni vantaggi a carico della BCE stessa, con dei possibili svantaggi per gli Stati membri.

Non esiste, quindi, una differenza sostanziale tra gli Eurobond e i Recovery Bond, in quanto entrambe le tipologie di bond vengono emesse proprio per aiutare tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Recovery Fund e Prestito: come funziona?

Come già accennato, una parte del denaro sarà fornita agli Stati membri sotto forma di finanziamento a fondo perduto. Un’altra parte, invece, sarà emessa in forma di un prestito. I dettagli dello stesso, compresa la durata, il numero di rate, gli interessi e così via, non sono ancora stati chiariti del tutto, ma si prospettano delle importanti novità nelle prossime settimane.

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