Smart Working Rinnovato fino a Settembre

Secondo le ultime indiscrezioni lanciate in rete dalle agenzie di stampa sul contenuto del “decreto riaperture” del 26 aprile 2021 lo smart working – in scadenza il 30 aprile 2021 – verrà prorogato fino al 30 settembre in virtù del perdurare dello stato di emergenza stabilito dal Governo Draghi. Questa soluzione trova il favore dei molti che per lavoro non hanno contatto con il pubblico.

Il contesto normativo prorogato e lo scopo

Prima della dichiarazione dello stato d’emergenza, lo smart working era possibile solo con un accordo preventivo fra il datore di lavoro e il lavoratore subordinato o occasionale in base alla legge n°81\2017. Con l’avvento del covid-19 e la necessità di ricorrere al distanziamento sociale è stata prevista la facoltà del datore di lavoro di ricorrervi in maniera unilaterale, chiamata procedura semplificata, a cui hanno fatto appello più del 58% delle imprese italiane.Lo scopo del rinnovo dello smart working fino al 30 settembre è quello di supportare il piano vaccinale e permettere la riapertura dopo la fine dell’estate, quando l’immunità di gregge sarà raggiunta, permettendo al contempo alle aziende di regolare con i propri lavoratori i rapporti di lavoro agile dopo la fine dell’emergenza.

Lo smart working rinnovato nel lavoro privato

Nei rapporti con i datori di lavoro disciplinati senza accordo la proroga agirà in maniera automatica: tutti i contratti con previsione del lavoro da casa non subiranno modifiche fino al 30 settembre 2021 e saranno mantenuti i modi di comunicazione e accettazione fra dipendente e titolare.

Smart Working
Smart Working

Permane secondo l’articolo 21 bis della legge n.126\2020, il diritto per il lavoratore dipendente, il cui figlio è costretto alla quarantena oppure alla didattica a distanza, a richiedere al datore di lavoro la possibilità di svolgere il proprio lavoro da casa utilizzato un modello semplificato di comunicazione. Questa casistica vale anche per coloro che accudiscono un familiare disabile, in questo caso con scadenza al 30 giugno 2021.

Il modello per la comunicazione di lavoro da casa va compilato in maniera telematica e trasmesso al datore di lavoro anche il giorno prima della richiesta. Il principale avrà poi l’obbligo di concedere quanto richiesto salvo casi particolari – ad esempio il tipo di attività non lo consenta – e trasmettere analoga comunicazione al centro per l’impiego e agli istituti competenti assieme all’accordo per lo smart working, firmato dal lavoratore per accettazione.

Lo smart working rinnovato nella Pubblica Amministrazione

Il lavoro a distanza nella P.A. è prorogato con gli stessi tempi e principi del lavoro privato, trascinandosi dietro i disagi che, dal marzo scorso, stanno colpendo tutti i cittadini che per lavoro o scopi privati hanno necessità di interfacciarsi con i pubblici sportelli.Intervistato sulla questione il Ministro Renato Brunetta ha spiegato la necessità di prorogare lo smart working fino al 30 settembre come “fondamentale”, puntualizzando al contempo che le procedure di lavoro da casa per i pubblici dipendenti saranno utilizzate solamente se miglioreranno l’efficienza nella produttività della P.A. e la felicità dei cittadini nella richiesta dei servizi. In caso negativo, qualora ci siano disservizi o lamentele, il lavoro tornerà in presenza anche prima della fine della proroga fissata a settembre.

Leave a Reply