Il mondo del calcio europeo è stato colpito da un vero e proprio uragano. E’ ormai ufficiale la notizia che ben 12 prestigiose squadre di club europee hanno siglato un accordo per costituire una nuova “lega” calcistica da disputare nell’infrasettimanale, la Super League. I cosiddetti club fondatori sono: Inter, Juventus, Milan, Manchester United, Manchester City, Chelsea, Liverpool, Arsenal, Tottenham, Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid. Tra i club esclusi che avrebbero rinunciato di aderire abbiamo le due squadre finaliste della Champions League 2019/2020, vale a dire Bayern Monaco e PSG.
Il progetto, che è ancora nella sua fase embrionale, è già fortemente discusso e destinato stravolgere l’assetto calcistico europeo, poichè comporterà un conseguente ridimensionamento delle tradizionali competizioni europee, a partire per esempio dalla principale, la Uefa Champions League.
Quanto vale il progetto
La Super League rappresenta un progetto a lungo termine voluto e gestito da una società partecipata da ciascun club in maniera uniforme. Ciascun club, dunque, si impegnerà a sottoscrivere una quota del capitale sociale della società. L’investimento iniziale prevede un tetto di 2 milioni, che possono essere aumentati fino ad 8, laddove necessario.
Nel momento in cui inizierà effettivamente la competizione, ed in seguito alla commercializzazione dei diritti inerenti alla stessa, è previsto che ciascun club riceverà un contributo netto pari a 3,5 miliardi di euro erogato una tantum. Tale somma verrà divisa successivamente tra i membri fondatori secondo parametri e percentuali ancora da definire, anche perchè non è ancora chiaro il numero di club fondatori.
Come sarà strutturata la Super League
La Superlega Europea è un progetto miliardario voluto e fondato dai club stessi, che apporterebbe nelle casse di ciascun club fondatore la bellezza di circa 350 milioni di euro per ciascuna edizione. Dal punto di vista della struttura e dell’organizzazione della competizione, ci sono già alcune informazioni note. Innanzitutto, l’idea è quella di formare una competizione con 20 team. Oltre ai 15 club fondatori, ogni anno verranno ammesso i 5 club che avranno ottenuto la qualificazione sulla base dei risultati conseguiti negli anni precedenti. Ci saranno due gironi, composti ciascuno da 10 squadre, che giocheranno le partite sia in casa che in trasferta.

Inoltre, si prevede l’ingresso in questa elite calcistica per altre tre squadre, che avverrà probabilmente prima dell’inizio della stagione inaugurale. L’intento è quello di avere un nucleo di 15 club fondatori stabili, permanenti. L’obiettivo della Super League è quella di accentrare lo spettacolo in pochi ed “eletti” club, riunendo allo stesso tempo i migliori calciatori al mondo. Resta da vedere in che modo ciò possa aumentare il coinvolgimento su scala mondiale, dal momento che la Champions League (così come la vecchia cara “Coppa dei Campioni”) consentiva visibilità anche a squadre minori che difficilmente otterrebbero la qualificazione secondo parametri richiesti con la nuova Super League.
La posizione della UEFA
Dal canto suo la Uefa, prima ancora che venisse ufficializzato l’accordo, aveva parlato di potenziali provvedimenti nei confronti dei club che avrebbero aderito, con conseguente esclusione dalle rispettive competizioni nazionali.
Il presidente designato della Super League sarà Florentino Perez, mentre Agnelli della Juventus e Glazer dello United ricopriranno le vesti di vicepresidenti. Il fatto che le date siano ancora generiche, può lasciar presagire che la Uefa mantenga ancora un certo margine di manovra. D’altronde, in una nota ufficiale comunicata dalla Juventus, il team torinese prevede di partecipare alle competizioni in vigore fino a che non partirà la Super League. Quello che appare evidente è questa richiesta assolve una specifica richiesta: i club necessitano di aiuti economici. Non è strano che questa Lega nasca in un periodo economicamente devastante, segnato dalla pandemia.
Quando è previsto l’inizio
Non è ancora chiaro quando si partirà. Si parla già di agosto, ma non è chiaro se si intenda agosto 2021 o 2022.
Le partite saranno infrasettimanali, con tutte le squadre partecipanti che continueranno a giocare nei rispettivi loro campionati nazionali, mantenendo il tradizionale calendario di match nazionali che resterà il fulcro delle sfide tra i club. Se davvero inizierà ad agosto, ciò significa che la Super League andrà a rivoluzionare in maniera netta i calendari calcistici europei. Occorre ricordare che, per esempio, la Champions League solitamente inizia tra la metà e la fine di settembre.