Tassi dei Mutui: le Previsioni sull’Andamento dei Tassi di Interesse

Le incertezze legate al periodo storico che stiamo vivendo, a causa della recente pandemia mondiale e della ancora più recente crisi tra Russia e Ucraina, stanno avendo effetti anche sul mercato immobiliare.  Se fino a qualche tempo fa il tasso variabile era il più gettonato, grazie anche ai minimi storici toccati dall’Euribor, di recente si è visto un ritorno d’interesse per il tasso fisso, meno conveniente ma più sicuro. Nel corso dell’articolo vedremo quali sono le previsioni sull’andamento dei tassi di interesse e in che modo potrebbe evolversi la situazione attuale.

Inflazione in aumento

È dal 2021 che l’inflazione registra un aumento costante, raggiungendo anche i record sfiorati nel 1980. Nel nostro Paese l’inflazione, nell’anno solare che va da gennaio 2021 a gennaio 2022, ha riportato un aumento del 4,80% circa su base media. Sia la BCE che la FED, Federal Reserve, System, hanno dichiarato che questo innalzamento è un effetto temporaneo causato delle conseguenze del Covid-19 sull’intero mercato del Paese. Ben visibili nella vita di tutti i giorni, dal prezzo del carburante a quello degli alimenti, gli effetti dell’inflazione si fanno sentire anche sul mercato immobiliare.

La pandemia mondiale non è la sola che ha giocato brutti scherzi all’economia italiana e all’andamento dell’inflazione. Anche la guerra tra Russia e Ucraina sta avendo effetti catastrofici sui portafogli degli italiani, in particolar modo con il rincaro dei costi sull’energia, essendo la Russia uno dei principali esportatori di gas per il nostro Paese. Queste conseguenze avranno un effetto booster sull’inflazione, rallentando di molto la ripresa economica e portando a un aumento dei tassi di interesse.

tassi dei mutui
Tassi dei mutui

Mutui a tasso fisso

Chiunque abbia stipulato un contratto di mutuo a tasso fisso non risentirà degli effetti dell’inflazione e della crisi energetica. Si direbbe che si tratta della posizione contrattuale migliore al momento, anche se a conti fatti si affronterà una spesa maggiore.

La scelta dei tassi dipende molto anche dalla situazione economica del richiedente del mutuo. Un tasso fisso è consigliabile a chi non percepisce uno stipendio elevato perché, anche se dovrà pagare di più, avrà la certezza che il costo resterà invariato nel tempo e sulla base di questo dato di fatto potrà organizzare i propri conti. Il rischio di un continuo peggiorare della situazione, infatti, non è da scansare e se così fosse i tassi di interesse potrebbero continuare a oscillare ancora per molto, generando somme che alcuni soggetti potrebbero non riuscire più a coprire come prima.

Mutui a tasso variabile

Chi ha stipulato un contratto di mutuo a tasso variabile deve tenere in considerazione l’Euribor, ossia l’indice dal quale dipende il variabile. Nelle ultime settimane presenta ancora un valore negativo che si attesta intorno al -0,5%, ciò significa che gli effettivi rialzi dei tassi dei mutui sono ancora accettabili. I mutui con questa tipologia di tassi saranno sicuramente più soggetti a variazioni nel caso in cui venga meno la politica di sostegno monetario da parte delle Banche Centrali. Ciò significa che, nel periodo del mutuo che può superare anche i 25 anni, i tassi potranno crescere in misura maggiore rispetto ai tassi fissi di una nuova stipulazione. Se il contratto di mutuo sta quasi per terminare è consigliabile mantenere la situazione invariata, finendo per estinguerlo senza dover richiedere surroghe, cioè il trasferimento da una banca all’altra, oppure senza rinegoziare le condizioni del proprio contratto con l’attuale istituto bancario a cui ci si è rivolti.

Se invece al termine del contratto manca ancora un periodo di tempo piuttosto lungo, surroghe e rinegoziazioni potrebbero fare al caso vostro, prevedendo così di passare da un mutuo a tasso variabile e un mutuo a tasso fisso. Questa scelta porterà nel tempo a un considerevole aumento della rata, ma sul lungo periodo si avrà un risparmio sulla spesa degli interessi proprio nel caso in cui le Banche Centrali, nel tentativo di fronteggiare l’inflazione in crescita, puntino a un aumento dei tassi di interesse.

Prospettive future

Anche in un periodo di piena incertezza come quello che si prospetta, sembrerebbe che la scelta sia orientata principalmente per i mutui a tasso variabile. Questo perché, rispetto al tasso fisso, permetterebbe sin da subito di risparmiare in modo consistente sui costi della rata mensile. La prospettiva è che l’Euribor continuerà a mantenersi, almeno per il corso di tutto l’anno, su livelli bassi e conseguentemente la BCE difficilmente attuerà delle manovre per cambiare la situazione.

Un altro fattore che potrebbe cambiare le carte in gioco è quello delle Elezioni Europee, che avrebbero ripercussioni sullo spread che potrebbe tornare a salire insieme ai tassi di interesse. In conclusione, la scelta contrattuale dei tassi di interesse deve essere sempre conforme alle esigenze del soggetto che lo richiede, senza giocare d’azzardo, affidandosi a una banca di fiducia in grado di accompagnare il cliente lungo tutto il suo percorso contrattuale, con soluzioni ottimali al mutare repentino del contesto.

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